Gesù di Nazareth di F. Zeffirelli: recensione
In occasione dell’avvicinarsi della Santa Pasqua, Culturaebuonemaniere.it offre ai suoi lettori, tramite il presente articolo, la recensione di una delle più belle miniserie televisive italiane del secolo scorso. Stiamo parlando di Gesù di Nazareth di Franco Zeffirelli.
Quest’opera, sin dalla sua uscita avvenuta nel 1977, è diventata un appuntamento fisso per diverse generazioni in occasione della Pasqua.
La miniserie è molto travolgente e ha la capacità, tipica solo dei grandi lavori, di trasportare lo spettatore all’interno della storia stessa, fino a farlo sentire quasi partecipe degli eventi narrati.
Negli anni, ovviamente, si sono susseguiti vari altri capolavori che raccontano la vita di Gesù, ma quello di Zeffirelli è rimasto un colosso sia per la critica, sia per il gradimento del pubblico.
I luoghi delle riprese, dopo varie indecisioni, furono individuati in Marocco e in Turchia.
Degno di nota è il cast, formato da personalità di spicco di quegli anni, tra cui Antony Quinn, Renato Rascel, Claudia Cardinale, Olivia Hussey nel ruolo della Beata Vergine Maria e Robert Powell nelle vesti di Gesù. Quest’ultimo è riuscito a soddisfare in pieno, sia per le caratteristiche somatiche che per il carisma, le aspettative popolari.
È doveroso, infine, ricordare che persino papa Paolo VI, in occasione dell’Angelus della Domenica delle Palme del 1977, ha raccomandato la visione di questo prodotto televisivo.