Speciale Ferragosto 2022
AYA E IL TUNNEL DELL’AMORE
Per la prima parte del racconto clicca qui.
Per la seconda parte del racconto clicca qui.
Un’altra estate era da tempo iniziata e il Ferragosto era nuovamente alle porte. Per Aya trascorrere questa festività in Calabria era ormai quasi una tradizione, poiché, secondo lei, là tutto diventava magico. Probabilmente, ciò accadeva per via delle usanze, delle sagre, degli spettacoli pirotecnici o semplicemente per il calore e l’allegria tipici degli abitanti del luogo.
Il giorno prima della partenza, il dodici agosto, preparò i bagagli, si fece una doccia e si mise a mangiare un toast sdraiata sul letto, quando ricevette una telefonata dal bel Robin, con cui faceva coppia fissa dall’estate precedente. Nonostante tra loro non ci fossero mai state grandi dichiarazioni d’amore, i due stavano benissimo insieme ed erano felici.
Egli, durante l’inverno, aveva dato sfogo alla sua più grande passione, la musica classica, che dopo gli studi in conservatorio aveva abbandonato. Si era unito, quindi, a un’orchestra sinfonica e, proprio il tredici agosto, era in programma un loro concerto a Vienna, in cui il ragazzo doveva eseguire il brano d’apertura.
La telefonata si dilungò per quasi due ore e Robin le promise che, sebbene si trovasse in Austria, le sarebbe stato ugualmente vicino in quei giorni di vacanza, ma non volle svelarle altro per evitare di rovinarle la sorpresa. Si salutarono, quindi, e la ragazza si mise a dormire, visto la lunga giornata che l’attendeva l’indomani.
Il viaggio fu in linea di massima piacevole, in quanto, per evitare di soffrire nuovamente il caldo come l’anno precedente, aveva prenotato in prima classe. Durante il tragitto, aveva fatto amicizia con una simpatica donna anziana che le era stata quasi affidata dai nipoti prima della partenza.
La gioviale signora Rosa le raccontò vari e spassosi aneddoti in dialetto calabrese che, tra la comicità degli episodi e le frasi buffe che lei non capiva, fecero ridere gioiosamente Aya per quasi tutto il viaggio, poiché la pensionata parlava pressocché di continuo.
Alla stazione, la giovane romana trovò ad attenderla Criss, la quale l’accompagnò in un bellissimo villaggio turistico che aveva preso da poco in gestione.
Le riferì, infatti, che, al posto della solita camera al B&B, pensando di farle una sorpresa, le riservò un bungalow in muratura vicino al mare, arricchito da due bellissimi lucernari: uno sopra il letto e l’altro sopra la vasca da bagno. La prima cosa di cui Aya rimase colpita fu, però, il chiavistello della porta esterna in stile medievale.
Dopo aver preso confidenza con l’abitazione, la ragazza si fece una doccia e andò a curiosare in giro per il villaggio. Si fermò a osservare dei turisti che partecipavano al gioco del sacco, divertendosi moltissimo a guardare le sciocche cadute dei giocatori.
Una volta ritornata a casa, si preparò per la serata, durate la quale partecipò a una sagra di prodotti tipici, abbuffandosi prevalentemente delle caratteristiche bruschette con la ‘nduja e delle melanzane ripiene.
A un certo punto, l’animatore catturò l’attenzione di tutti, annunciando che stava per iniziare un evento speciale. Aya, però, si distrasse con una bambina che si era smarrita e, solo dopo averla accompagnata dagli addetti alla sicurezza, si accorse che dal maxischermo proveniva una voce che le sembrava familiare. Si girò e vide proiettata l’immagine di Robin in videocollegamento da Vienna. Spalancò subito gli occhi per la meraviglia quando capì che le stava facendo, a circa millesettecento chilometri di distanza, una dichiarazione d’amore.
Rimase ad ascoltarlo imbambolata, piangendo fiumi di lacrime per la commozione. Alla fine, il giovane concluse dedicandole il brano d’apertura del concerto che stava per eseguire al pianoforte.
Quando terminò di suonare, tutti i presenti iniziarono ad applaudire ed egli le mandò un bacio. Aya fece altrettanto e trascorse il resto della serata in un mondo fatato, totalmente sconnessa dalla realtà.
La mattina seguente, quando l’eccitazione del momento svanì, ella si sentì molto sola.
Dopo pranzò, fece comunque, su insistenza di Criss, una passeggiata per il villaggio insieme a lei, notando varie cose che le erano sfuggite il giorno antecedente.
Si fermarono al chiosco dei gelati e la ragazza prese un frappè al gusto di anguria e melone, ma quando si girò per chiedere a Criss cosa volesse, si accorse che questa era sparita. Si sedette, quindi, da sola a un tavolo per gustare la bevanda, pensando che l’amica fosse stata chiamata per qualche problema da risolvere.
Proprio quando stava per andare via, però, la vide arrivare insieme all’estroverso animatore della sera precedente e i due la convinsero, seppur controvoglia, ad addentrarsi nel parco divertimenti. Là, fu quasi spinta dentro al tunnel dell’amore, dove, oltre a una romanticissima musica di sottofondo, c’era ad aspettarla Robin vestito da principe azzurro. Egli si inginocchiò e, prendendo un anello da un elegante cofanetto in velluto rosso, le chiese di diventare la sua fidanzata ufficiale, proprio come un uomo d’altri tempi.
Appena ella disse a gran voce di sì, il tunnel si riempì di tantissimi palloncini rossi a forma di cuore e i due uscirono fuori, dove c’era un cerchio infinito di persone che, tra mille applausi, chiedeva a gran voce un bacio dei due innamorati. Robin guardò Aya rossa in viso per l’imbarazzo, si avvicinò e la baciò appassionatamente.
Quella fantastica viglia di Ferragosto, si concluse con il tradizionale falò, che si svolse sulla spiaggia privata del villaggio e al quale parteciparono tutti i turisti ospitati.
Ogni riferimento a fatti, persone o cose realmente esistite è puramente casuale. La narrazione di tale racconto è frutto della fantasia dell’autore.
Il testo di questo racconto è di proprietà di Domenico Pio Rizzo, di Culturaebuonemaniere.it e dei loro aventi causa, ne è vietata, pertanto, la riproduzione, modifica, manipolazione o diffusione del presente sotto qualsiasi modo o forma senza lo specifico consenso degli autori.
Tale racconto rappresenta il sequel del racconto “Aya e Robin”, pubblicato sul web da Culturaebuonemaniere.it, nell’agosto 2021 ed è incluso nel libro E…state insieme di Domenico Pio Rizzo.
Copyright © 2022 by Domenico Pio Rizzo & Culturaebuonemaniere.it. All rights reserve