Tiranno: il vero significato originale del termine
In quest’articolo, la Redazione di Culturaebuonemaniere.it vuole illustrare ai suoi lettori il vero significato originale del termine tiranno.
Sebbene oggi con tale parola si indichi un soggetto che assume in modo arbitrario il potere e governa in modo dispotico il popolo, in passato aveva un’accezione diversa, oseremmo definirla quasi positiva.
Nei tempi più remoti dell’antica Grecia, infatti, il tiranno si inseriva nelle lotte tra le varie fazioni dell’aristocrazia cittadina per includere gli emarginati nella ridistribuzione delle ricchezze. Essi, infatti, favorivano l’isonomia, cioè l’uguaglianza dinnanzi alle leggi.
Non a caso Tucidide considerava la tirannia come il maggior mezzo di sviluppo della Grecia arcaica. Egli portava come esempio Policrate, il famoso tiranno di Samo, il quale, per limitare gli interessi economici dell’aristocrazia, favorì il commercio marittimo, facendo divenire l’isola dell’Egeo una delle più importanti potenze navali greche. Anche in Erodoto, definito da Cicerone il padre della storia, il termine è privo del significato odierno e indica il signore della città.
Solo nell’Atene nel V secolo a.C., la parola iniziò ad avere un significato negativo, quando, affermandosi la riflessione sulla legittimità del potere, la tirannia venne considerata come un regime privo del libero consenso dei cittadini.
Infine, è doveroso dire che in Platone, un filosofo greco vissuto proprio a cavallo tra il V e IV secolo a.C., il tiranno è descritto come un uomo schiavo delle sue stesse passioni, che tende ad attorniarsi di persone prive di qualsiasi remore, divenendo il più infelice fra gli uomini.